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Vini e Liquori

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Velenosi Ludi 2019
Velenosi Ludi 2019

Il Ludi è un rosso marchigiano che nasce dalla voglia di sperimentare, quasi di “giocare” - da qui il nome dato all’etichetta - della cantina Velenosi. Non bisogna infatti mai dimenticare il legame che unisce il vino, e il suo consumo, alle occasioni più piacevoli e gioiose. Ovviamente però, per dare origine a un prodotto centrato e senza sbavature, bisogna mettersi in gioco con serietà, proprio come ha fatto Velenosi, realizzando un blend dal carattere forte, dove domina un sorso espressivo e incisivo, accompagnato da profumi caldi, che coinvolgono il naso con un abbraccio generoso. Una bottiglia che vi lascerà a bocca aperta.  Questo Ludi targato Velenosi nasce da un blend dove, accanto al Montepulciano, presente nel taglio finale con l'85%, troviamo anche due vitigni internazionali fortemente complementari fra loro: Cabernet Sauvignon e Merlot. Le piante di queste varietà crescono con il sistema del cordone speronato, in terreni situati a 200-250 metri sul livello del mare, affondando le radici in un sottosuolo prevalentemente argilloso e calcareo. Gli acini, una volta raccolti, macerano per 28 giorni, fermentando in contenitori d’acciaio. Si procede quindi con la fase di affinamento, svolta in barrique nuove per un periodo di almeno 18 mesi, al termine dei quali si procede con assemblaggio, imbottigliamento e commercializzazione. Il vino rosso Ludi della cantina Velenosi si annuncia alla vista con una tonalità che ricorda quella del rubino, concentrata e profonda. I profumi che avvolgono il naso si indirizzano verso note fruttate, impreziosite da tocchi di grafite e sfumature più balsamiche. All’assaggio è di ottimo corpo, energico, con un sorso pieno e rotondo, ben equilibrato. Un’etichetta che raccoglie il consenso unanime di tutte le grandi guide di settore italiane.

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Ottin Fumin 2021
Ottin Fumin 2021

Il Fumin della cantina valdostana Ottin è un’etichetta dal volto territoriale, realizzata con l’omonimo vitigno autoctono a bacca rossa. È un vino artigianale, che nasce grazie alla passione e alla tenacia di uno dei migliori vigneron della Valle d’Aosta, da sempre impegnato a far conoscere le eccellenze di questo piccolo territorio alpino. Il clima fresco, i terreni pietrosi e sabbiosi, poveri e ben drenanti, sono ideali per la viticoltura. Le uve maturano lentamente, con forti escursioni termiche, che consentono di fissare profumi e aromi particolarmente intensi. Il Fumin esprime perfettamente il carattere austero e pietroso della viticoltura di montagna, offrendo un’esperienza gustativa unica e originale. Il rosso Fumin nasce nel cuore della Valle d’Aosta. Elio Ottin coltiva una tenuta di 7 ettari nella Frazione Porossan Neyves, pochi chilometri a nord di Aosta. Le vigne si trovano sui ripidi pendii che salgono verso le montagne e sono costituite da numerosi piccoli appezzamenti, situati nelle località più vocate del territorio. Le vigne che donano le uve per realizzare questa importante etichetta della cantina, provengono da una parcella che si trova nel territorio comunale di Quart. Le viti di Fumin sono allevate su terreni sabbiosi e limosi a un’altitudine di circa 600 metri sul livello del mare, con un’esposizione soleggiata rivolta a mezzogiorno. La fermentazione si volge in tini da 30 ettolitri. con la classica macerazione sulle bucce. Il vino matura per 12 mesi sui lieviti in botti da 20 ettolitri o barrique e completa il periodo d’affinamento con 4 mesi in bottiglia prima della messa in vendita. Il vino Fumin di Ottin è uno dei rossi più tipici della Valle d’Aosta. Coltivato da molti secoli, si sta dimostrando capace di regalare rossi longevi e di particolare pregio, che ben rappresentano il carattere di un’eroica viticoltura di montagna. Alla vista si presenta di colore rosso porpora denso e scuro, con riflessi violacei. All’olfatto è ricco e intenso. Il quadro aromatico esprime profumi di mora, marasca, frutta rossa, confettura di frutti di bosco, humus, delicati cenni speziati e sfumature tostate. Il sorso denota una buona struttura, con aromi densi, tannini fitti e vivi. La chiusura è fresca e molto persistente. È un vino dalla vocazione gastronomica, da degustare con arrosti di carni rosse o selvaggina.

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Santa Barbara 'Stefano Antonucci' 2021
Santa Barbara 'Stefano Antonucci' 2021

Il Rosso “Stefano Antonucci” di Santa Barbara ha origine dall’animo schietto e coinvolgente di Stefano. “Perché non unire le uve internazionali al nostro magnifico Montepulciano?”: questo il pensiero che ha animato Stefano quando decise di realizzare quest’etichetta, che porta il suo nome proprio a dimostrazione di come lui stesso ne sia l’artefice. Una bottiglia dal profilo intenso, in cui profumi al naso si annunciano persistenti e desiderosi di coinvolgere l’olfatto con fermezza ed eleganza al contempo. Da provare in tavola con i secondi piatti di carne, grigliata o in umido, o con un’appetitosa selezione di formaggi stagionati.  Il vino “Stefano Antonucci” firmato Santa Barbara ha origine da un taglio in cui il Montepulciano d’Abruzzo si unisce a Merlot e Cabernet Sauvignon. Le viti crescono a circa 260 metri sul livello del mare, in un terreno argilloso di medio impasto, esposto verso sud ed est. Il mosto ottenuto dalla pressatura degli acini fermenta separatamente in serbatoi d’acciaio a una temperatura controllata. Si procede quindi con l’assemblaggio e il vino viene poi trasferito in barrique per un totale di 12 mesi per poi venire imbottigliato e commercializzato. Il “Stefano Antonucci” si sviluppa alla vista con un colore intenso, che ricalca la tonalità del rubino, attraversata da sfumature granata. La frutta rossa in confettura è una delizia per il naso, che risulta poi avvolto da delicati rimandi ai fiori essiccati e leggeri ricordi speziati e tostati. Rotondo, morbido e pieno in bocca, dove ha una buona struttura e un tannino finemente sciolto; il sorso è rinfrescante e si caratterizza per un’impronta sapida e fruttata e una viva e gentile freschezza. Un’etichetta che nasce da una scommessa, tipica del modo di fare di Stefano, e che ancora una volta premia l’operato della cantina.

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La Baia del Sole Vermentino Colli di Luni 'Oro d'Isee' 2023
La Baia del Sole Vermentino Colli di Luni 'Oro d'Isee' 2023

Il Vermentino Colli di Luni “Oro d’Isée”, prodotto da La Baia del Sole, è un’etichetta dedicata alla storia e alle antiche tradizioni familiari. Prende il nome da Iseo Federici, che in tempi lontani, era solito scegliere i grappoli più belli e maturi delle più vocate vigne della tenuta, per vinificarli separatamente e ottenere una piccola riserva personale del miglior Vermentino, da bere solo in occasioni importanti. Una bottiglia di prestigio, riproposta oggi per gli appassionati che possono condividere il piacere di degustare un vino della memoria della cantina. “Oro d’Isée” è un Vermentino realizzato nella meravigliosa area dei Colli di Luni. La Baia del Sole è una tenuta di carattere familiare, da sempre impegnata a produrre vini dal volto territoriale con autentico spirito artigianale. Le uve sono accuratamente selezionate in alcuni vigneti della tenuta di circa 25 anni d’età, che si trovano nei territori comunali di Luni e Castelnuovo Magra, a un’altitudine compresa tra i 100 e i 200 metri sul livello del mare. Il clima mediterraneo, soleggiato e ventilato e i terreni pietrosi, composti da sabbie e argille, costituiscono un habitat perfetto per un vitigno amante del mare come il Vermentino. La vendemmia si svolge verso la metà di settembre, con raccolta manuale e macerazione prefermentativa di 24 ore a bassa temperatura. Il mosto fiore, dopo una decantazione statica, viene fatto fermentare in tini d’acciaio inox alla temperatura controllata di circa 16 °C per un paio di settimane. Il vino matura per circa 3 mesi in vasche d’acciaio sulle fecce fini, in modo da arricchirsi d’aromi e acquisire una maggiore complessità. Il Vermentino Colli di Luni “Oro d’Isée” La Baia del Sole è una versione particolarmente ricca di questo classico bianco dl territorio. Una bottiglia di personalità, che si propone come ideale compagna di primi piatti di mare, pesce alla griglia o al forno o carni bianche dalle cotture semplici e dai sapori delicati. Nel calice si presenta di colore giallo chiaro con luminosi e brillanti riflessi dorati. All’olfatto esprime un bouquet intenso, con profumi di ginestra, aromi di mela, pesca, melone giallo, banana, cenni di erbe officinali, piante selvatiche della macchia mediterranea e ricordi iodati. Al palato è di buon corpo, solare e armonioso, con aromi maturi e persistenti, che accompagnano verso un finale equilibrato, sapido e caratterizzato da una buona lunghezza gustativa.

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Cantine Fina 'Kikè' 2023
Cantine Fina 'Kikè' 2023

Il vino bianco Kikè è una delle più celebri e rappresentative etichette delle Cantine Fina, nato dalla grande idea di interpretare al meglio le potenzialità del territorio della Sicilia Occidentale anche attraverso l’utilizzo di vitigni internazionali. Si tratta infatti di un’interpretazione aromatica e mediterranea di Traminer Aromatico, arricchito con una piccola percentuale di Sauvignon, divenuta alfiere e portabandiera del territorio di Marsala e della Riserva Naturale delle Isole dello Stagnone, dove ha sede la cantina. Il Kikè delle Cantine Fina è figlio di un territorio straordinariamente vocato e unico al mondo, caratterizzato da brezze marine ricche di salsedine e da un’intensa esposizione solare. Qui le viti di Traminer Aromatico sembrano essersi acclimatate al meglio, dando vita a frutti contrassegnati dai tipici aromi primari del vitigno, declinati con sfumature marine e mediterranee. Il processo produttivo, svolto ricorrendo a tecnologie moderne ed ecosostenibili, con vinificazione e affinamento in acciaio, ha come obiettivo la più ricca, esuberante e completa espressione del tipico corredo aromatico che ha reso celebre il Traminer nel mondo. Affascinante, estroverso e tropicale, il vino Kikè Fina sa incantare i sensi sin dal primo approccio, coinvolgendo il degustatore in un’esperienza di assaggio ricca, piacevole e immediata. Il colore luminoso e tendente al dorato con cui si presenta nel calice evoca uno scenario caldo e ricco di sole, in cui le uve hanno potuto maturare al meglio, esprimendosi integralmente e senza reticenze. Il bouquet è ricco, lussureggiante e prorompente, dominato da nuance fruttate e tropicali e da sentori di agrumi dolci e maturi, fiori d’arancio ed erbe aromatiche. L’influsso del territorio marsalese è reso evidente da un piacevole e tenue contrappunto salino e quasi salmastro. Il gusto si dimostra coerente col profilo olfattivo, rivelando morbidezza, spessore, ricchezza, sapidità e intensi aromi fruttati. In questo modo il volto ieratico del Traminer Aromatico ha assunto i connotati della Sicilia e sfoggiato un’espressione estiva e mediterranea, vestendo i colori del mare, del sole e delle saline.

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Cirelli Trebbiano d'Abruzzo 2022
Cirelli Trebbiano d'Abruzzo 2022

Il Trebbiano d'Abruzzo di Cirelli è un bianco quotidiano, nitida espressione di mineralità ed eleganza. Deriva dall’omonimo vitigno a bacca bianca sottovalutato per lungo tempo, che quando piantato nelle sue zone d'elezione, è capace di "leggere" il terroir e di restituirlo in maniera cristallina. Ad Atri, piccola provincia del Teramano che si ascrive alle parcelle atte alla coltivazione del famoso vitigno, Francesco Cirelli ha deciso di condurre le sue vigne in modo non invasivo, proseguendo in cantina con fermentazioni spontanee e bandendo chiarifiche o filtrazioni. Oggi punto di riferimento nella loro tipologia, le bottiglie di Francesco conquistano per gioiosità e schiettezza, con interpretazioni ogni anno più convincenti. Il bianco Trebbiano proviene da uve in purezza dell'omonimo vitigno, coltivate in provincia di Teramo. Proveniente da vigne quasi tutte di proprietà, è un vino pensato come espressione più spensierata e fresca rispetto al suo fratello maggiore, che affina invece in anfora. La vendemmia avviene rigorosamente in modo manuale, con una cernita dei grappoli accuratissima. Dopo la diraspapigiatura, il mosto viene fatto fermentare in contenitori d'acciaio, solo grazie all'intervento di lieviti indigeni, attivati da un pied de cuve precedentemente preparato. Il liquido affina 4 mesi in acciaio sulle fecce fini prima dell'imbottigliamento. Il vino Trebbiano ha veste giallo paglierina, baldanzosa e giovanile. Il naso è estremamente tenue e delicato, e recita con inflessione tutt'altro che didattica ginestra, fieno, mela golden e pietra focaia. Variegato nella sua semplicità suggerisce un frutto croccante e tonico, e l'assaggio non fa che confermare le impressioni avute. Sorso snello, trainato da un prestigioso equilibrio tra freschezza e sapidità, e sorretto da una struttura longilinea, da centometrista. Appagante sulla tavola di tutti i giorni, è un bianco che predilige accostamenti non prevaricanti, quali pasta e risotto allo scoglio, torte di verdura, e preparazioni di pesce leggere.

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El Jardì dels Sentits Brut 'BB' 2021
El Jardì dels Sentits Brut 'BB' 2021

Il Brut ‘BB’ è una bollicina catalana cremosa e leggiadra prodotta dalla cantina a conduzione famigliare El Jardì dels Sentits. Questa realtà viticola artigianale, che dista appena 40 chilometri da Barcellona, segue i principi dell’agricoltura biologica e di quella biodinamica, rispettando la tradizione ma avvalendosi al contempo delle più moderne tecnologie. Il nome della cantina “El Jardì dels Sentits” significa letteralmente “il giardino dei sensi”, mentre la sigla “BB”, appellativo di questa etichetta, sta per “Baby Bubbles”, in riferimento al suo carattere sottile dalla contenuta gradazione alcolica. El Jardì dels Sentits ‘BB’ Brut viene elaborato da sole uve Xarelo, cresciute su viti di 55 e 70 anni di età che poggiano su terreni prevalentemente calcarei, ricchi di argilla e magnesio. In campo si adottano le pratiche dell’agricoltura biologica e di quella biodinamica. Dopo la vendemmia e il trasferimento in cantina dei grappoli, alla classica vinificazione in bianco segue la presa di spuma in bottiglia secondo il Metodo Ancestrale, vale a dire utilizzando esclusivamente gli zuccheri naturali del mosto per la produzione di anidride carbonica. A seguito di un breve periodo di affinamento sui lieviti lo spumante è infine degorgiato e dosato Brut. Il Metodo Ancestrale spagnolo ‘BB’ Brut della cantina El Jardì dels Sentits possiede una tonalità giallo dorato dalla spuma vivace. Al naso esprime sentori di agrumi e crosta di pane accompagnati da sensazioni vanigliate di piccola pasticceria. Il gusto è fresco e vivace, dall’effervescenza setosa e dalla progressione agrumata coerente con il profilo olfattivo. Si tratta di uno spumante artigianale di facile e spensierata beva, perfetto da solo come aperitivo o in accompagnamento a stuzzichini vari, tartare di pesce o formaggi freschi.

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Antica Distilleria Quaglia Assenzio
Antica Distilleria Quaglia Assenzio

L’Assenzio dell’Antica Distilleria Quaglia è una versione realizzata in Piemonte di un celebre distillato, che ha vissuto il suo periodo d’oro soprattutto a Parigi tra gli artisti e i bohémien della Belle Époque. Si tratta di un’etichetta realizzata con estrema cura artigianale, utilizzando la pianta Artemisia Absinthium e altre botaniche. Un’antica ricetta che dona a questo leggendario distillato il tipico aroma di anice e il caratteristico colore verde. È una bottiglia che riporta la memoria e i nostri sensi al passato, per farci rivivere atmosfere lontane e sempre affascinanti. L’Assenzio Verde nasce nelle terre dell’astigiano, in particolare a Castelnuovo Don Bosco, dove ha sede l’Antica Distilleria Quaglia. È una vera istituzione, una realtà storica del territorio fondata pochi anni dopo l’unificazione d’Italia. La sua produzione è ampia e oltre a Vermouth, grappa, gin, amari e liquori, realizza anche un’etichetta di Assenzio Verde, un antichissimo distillato creato verso la fine del ‘700, che ben presto prese il nome di Fée Verte. Il suo successo nella Parigi della fine dell’Ottocento e poi in Europa, lo rese molto popolare, tanto che in Francia si decise di proibirlo per evitare problemi di alcolismo. Oggi è stato riscoperto e riabilitato, anche per il suo indubbio valore di bevanda legata a un’epoca storica ben precisa e vero testimone del passato. L’Assenzio dell’Antica Distilleria Quaglia viene prodotto ancora oggi seguendo le consuetudini, che ne hanno fatto uno dei distillati più famosi al mondo. Nonostante siano passati molti secoli, conserva ancora oggi l’allure di un tempo. Nasce da un processo di lavorazione che prevede la distillazione della pianta Artemisia Absinthium e la macerazione di semi di finocchio, melissa, issopo, artemisia, angelica, menta, genepì, camomilla e coriandolo. Nel bicchiere si presenta con un colore verde chiaro, luminoso e trasparente. Si riconosce subito all’olfatto la sua intensa ricchezza aromatica, che richiama le erbe officinali, i cenni balsamici, le sfumature speziate, su un sottofondo di anice che lega armoniosamente il tutto. Il sorso è caldo, profondo e incisivo, caratterizzato da un’avvolgente ricchezza aromatica, che accompagna a un finale rinfrescante e molto persistente.

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Ferlat 'PG Rosa' 2022
Ferlat 'PG Rosa' 2022

Il ‘PG Rosa’ della cantina goriziana Ferlat costituisce un peculiare e intrigante Pinot Grigio vinificato attraverso qualche giorno di macerazione sulle bucce. La sigla “PG” sta infatti per Pinot Grigio, varietà originaria della Francia caratterizzata dal colore grigio degli acini che, quando vinificati tramite contatto tra il mosto in fermentazione e le bucce, danno vita a vini dalla singolare e affascinante tonalità ramata. Questo vitigno è nato da una mutazione gemmaria del Pinot Nero e sembra quindi essere originario della Borgogna. Ferlat ‘PG Rosa’ viene elaborato a partire da sole uve Pinot Grigio cresciute secondo i principi dell’agricoltura biologica. Alla vendemmia manuale seguono diraspatura e pigiatura dei grappoli, ammostati quindi in vasche di cemento per lo svolgimento della fermentazione alcolica. Il mosto in fermentazione, diviso in tre parti, resta a contatto con le bucce per tre differenti periodi: una parte per 48 ore, un’altra parte per 4 giorni e l’ultima macera sulle bucce per 7 giorni. Le masse vengono quindi assemblate così da completare la fermentazione alcolica insieme, cercando di evitare la fermentazione malolattica allo scopo di salvaguardare la freschezza del vino finito. La maturazione ha luogo negli stessi contenitori sulle fecce fini per qualche mese prima dell’imbottigliamento. Ferlat Pinot Grigio ‘PG Rosa’ possiede una colorazione rosa ramato con riflessi color salmone. L’olfatto evoca fragranze di melagrana, ciliegia, amarena ed erbe aromatiche, combinate a piacevolissime note floreali. In bocca è fresco, delicato e beverino, non privo di morbidezza e complessità, con tannini leggeri e incisiva scia sapida. Ricercata interpretazione “in rosa” di Pinot Grigio che ben si abbina a pietanze di mare di una certa struttura, come il filetto di salmone in crosta.

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Caparzo Brunello di Montalcino 2019
Caparzo Brunello di Montalcino 2019

Il Brunello di Montalcino di Caparzo è un rosso intenso ed elegante, che ha una lunga storia alle spalle. Imbottigliato per la prima volta nel 1970, rappresenta ancora oggi l’etichetta simbolo di una cantina storica del territorio. È il Brunello che meglio rappresenta lo stile della cantina, vera sintesi della tenuta. Caparzo è una delle poche cantine di Montalcino che possiede vigne situate su vari versanti della collina, con esposizioni, altitudini e suoli diversi tra di loro. Una ricchezza che permette di scegliere e assemblare i migliori vini, per creare ogni anno un Brunello dal profilo armonioso ed equilibrato, indipendentemente dall’andamento climatico del millesimo. Il Brunello di Montalcino è il frutto del lavoro di una cantina storica del territorio, che già quarant’anni fa produceva vino a Montalcino. Caparzo gestisce una splendida tenuta di circa 90 ettari, prevalentemente vitati a Sangiovese Grosso, inseriti in un contesto ambientale dalla natura selvaggia e incontaminata. Il Brunello nasce da una selezione delle uve provenienti da quattro diverse parcelle, che si trovano in zone differenti per microclima e composizione dei suoli. Le vigne sono coltivate nell’area nord in località Caparzo; a sud-ovest nel vigneto La Caduta; in località Il Cassero a sud e infine a San Pietro sul versante est della collina.  Al termine della vendemmia manuale, si procede alla fermentazione a temperatura controllata tra i 28-30 °C, con macerazione sulle bucce di circa una decina di giorni. Il vino matura per almeno 36 mesi in botti grandi e completa l’affinamento con 6 mesi in bottiglia. Il Caparzo Brunello di Montalcino rappresenta una bella versione di uno dei rossi più prestigiosi della Toscana. Alla vista si presenta di colore rosso rubino con riflessi granato. Elegante e raffinato, esprime profumi di ciliegia, marasca, piccoli frutti di bosco, sfumature floreali, leggeri sentori speziati e di erbe aromatiche selvatiche. Al palato ha una buona struttura, con aromi intensi, complessi, sostenuti da una tessitura tannica fitta e matura. Il sorso possiede una limpida tensione espressiva e si distende armonioso verso un finale fresco, balsamico ed equilibrato, di buona persistenza gustativa. È una versione classica, ideale per conoscere il volto tradizionale di questo grande vino.

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Foillard Jean Morgon 'Corcelette' Jean Foillard 2021
Foillard Jean Morgon 'Corcelette' Jean Foillard 2021

Il celeberrimo vignaiolo artigianale Jean Foillard presenta il Morgon ‘Corcelette’, un’etichetta di rara purezza espressiva che riflette alla perfezione i tratti di uno dei cru più importanti di tutto il Beaujolais. Jean e Agnès Foillard realizzarono la loro prima vendemmia all’inizio degli anni ’80 ma è nel 1985, a seguito dell’influenza di Marcel Lapierre e Jules Chauvet, che i Foillard abbracciarono saldamente una filosofia produttiva genuina in forte controtendenza rispetto all’approccio convenzionale. Un ritorno alle origini, con fermentazioni spontanee ed esclusione totale di pratiche enologiche invasive e interventiste. Corcelette è uno dei principali lieu-dit del cru di Morgon, localizzato a nord-ovest rispetto al villaggio di Villié-Morgon, luogo in cui opera il Domaine Jean Foillard. Il ‘Corcelette’ Morgon di Jean Foillard nasce da sole uve Gamay coltivate in accordo ai principi dell’agricoltura biologica all’interno del lieu-dit Corcelette, dove il suolo risulta sabbioso e ricco di granito rosa decomposto. Alla vendemmia manuale e attenta selezione delle uve segue la vinificazione dei grappoli interi, con la fermentazione alcolica che si verifica spontaneamente grazie alla presenza dei soli lieviti indigeni, accompagnata da circa 4 settimane di macerazione semi-carbonica. Concluso il processo fermentativo, il liquido trascorre almeno 6 mesi di maturazione in botti di rovere borgognone di più passaggi prima dell’imbottigliamento e conseguente riposo in vetro. Il Morgon ‘Corcelette’ del rinomato vignaiolo artigianale Jean Foillard possiede una tonalità rosso rubino dalle sfumature color magenta. Dal calice affiorano sentori fruttati e floreali di violetta e fragole in confettura, arricchiti da peculiari percezioni di petricore e note iodate. Assaggio gentile e agile, ampio ed energico, contraddistinto da tannini setosi e una freschezza netta.

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Cesarini Sforza Trento Spumante Brut Classico
Cesarini Sforza Trento Spumante Brut Classico

Il Trento Spumante Brut Classico di Cesarini Sforza è un Metodo Classico semplice, fruttato e fragrante, ideale da degustare come aperitivo o per accompagnare antipasti di mare o di verdure dal gusto delicato. È realizzato solo con uve di Chardonnay, provenienti da una selezione di vari vigneti della tenuta, tutti situati nell’area collinare che circonda la città di Trento.  L’etichetta è la tipica espressione di una classica bollicina di montagna, connotata da grande freschezza e da una limpida scorrevolezza di beva. La vinificazione esclusivamente in acciaio, consente di conservare il carattere varietale delle uve, impreziosito da note evolutive dovute all’affinamento sur lattes. Lo Spumante Trento Brut Classico nasce in una delle realtà più importanti del Trentino. La cantina Cesarini Sforza è stata creata nel 1974 con il desiderio di produrre un Metodo Classico di qualità con le uve dei vigneti del trentino, dove Chardonnay e Pinot Nero si sono ambientati molto bene. Per la cuvée Brut Classico, vengono utilizzate le vigne situate nell’area delle Colline Avisane e della Valle di Cembra, coltivate a un’altitudine compresa tra i 350 e i 700 metri sul livello del mare. La composizione dei terreni è piuttosto eterogenea e varia a seconda dei vigneti: da calcare a scaglie a dolomia a suoli di porfido. La vendemmia si svolge nel mese di settembre e dal termine della pressatura soffice, il mosto fiore è fatto fermentare in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Dopo alcuni mesi si procede alla seconda fermentazione in bottiglia secondo il Metodo Classico con una sosta sui lieviti di 24 mesi. Il Trento Brut Classico è la cuvée d’ingresso nel mondo degli spumanti Cesarini Sforza. Una bottiglia dal carattere conviviale, da degustare in modo informale tra amici. Nel calice si presenta di colore giallo paglierino chiaro e brillante con luminosi riflessi verdolini. Il perlage è fine e di buona persistenza. Il bouquet ricorda gli aromi di scorza di lime di pompelmo, sfumature di fiori bianchi, cenni di pera Williams e di pesca bianca. L’ingresso al palato è agile e scorrevole con aromi delicati e fini e un finale sapido e rinfrescante.

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Astoria Prosecco di Valdobbiadene Superiore Millesimato Extra Dry 'Anniversario' 2023
Astoria Prosecco di Valdobbiadene Superiore Millesimato Extra Dry 'Anniversario' 2023

Il Millesimato Extra Dry “Anniversario” Astoria è un Prosecco Valdobbiadene Superiore dal profilo intenso, leggermente zuccherino e fruttato, che si muove con armonicità sia al naso sia in bocca. Si tratta di una bottiglia con cui Astoria brinda simbolicamente con tutti i suoi estimatori, celebrando l’amore per la terra, punto di orgoglio che spinge la cantina verso una continua evoluzione. Ricco e fragrante, “Anniversario” è ideale durante gli aperitivi più formali, senza dimenticare che il gusto leggermente amabile lo rende ottimo anche a fine pasto, in abbinamento a torte e alla pasticceria secca. L’“Anniversario” di Astoria è un Prosecco di Valdobbiadene Superiore Millesimato Extra Dry che nasce dalle migliori uve di Glera, selezionate con cura durante la fase manuale di vendemmia. I grappoli, dopo la raccolta, vengono immediatamente trasportati nei locali adibiti alla vinificazione della cantina, dove sono diraspati. Il mosto ottenuto dalla pressatura soffice degli acini effettua una decantazione statica. Segue la fermentazione primaria, che avviene in recipienti d’acciaio in cui la temperatura viene tenuta costantemente sui 16 gradi. La presa di spuma ha luogo con la seconda fermentazione, svolta in autoclave seguendo i principi produttivi del Metodo Martinotti. Il Prosecco di Valdobbiadene Superiore Millesimato Extra Dry “Anniversario” targato Astori si annuncia all’occhio con un colore giallo paglierino, attraversato da qualche striatura leggermente più tendente al verdastro. Il naso è avvolto da sensazioni concentrate, che rimandano al profumo delle frutta a polpa bianca e ai fiori freschi, appena colti. All’assaggio è di corpo leggero, con una spuma cremosa che avvolge il palato con morbidezza; il sorso evidenzia un gusto fresco e sapido, da cui emerge un lieve residuo zuccherino. Una bottiglia con cui Astoria celebra il proprio percorso, fatto di successi e fama che l’hanno portata ad avere una forte vocazione internazionale nella promozione del Prosecco.

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Tenuta Argentiera Bolgheri Rosso 'Villa Donoratico' 2021
Tenuta Argentiera Bolgheri Rosso 'Villa Donoratico' 2021

Il “Villa Donoratico” è un Bolgheri Rosso che nasce da un elegante taglio bordolese. Per capire realmente un vino bisogna innanzitutto partire dal suo luogo d’origine e dal territorio che lo genera. Ci troviamo nella maestosa e raffinata terra bolgherese, madre di grandi rossi dallo spirito toscano e dallo stile internazionale, perché proprio qui germogliano uve come Cabernet e Merlot, le stesse che guidano il blend di questa profonda espressione toscana. Nella parte più vicina al Tirreno, nel cuore dell’Alta Maremma, sorge la bellissima Tenuta Argentiera, tra le più innovative e importanti realtà del panorama. Questo rosso è l’emblema della cantina, sinonimo di stile e classe, che non rinuncia però a potenza e bevibilità. Quello che colpisce ancora di più è la sua capacità di evocare la terra d’origine e di ricalcarne il carattere e la personalità. Il Bolgheri “Villa Donoratico” prende vita da un assemblaggio di Cabernet Sauvignon (45%), Cabernet Franc (30%), Merlot (15%) e Petit Verdot (10%). Le viti, esposte a sud-ovest a circa 150-180 metri di altitudine, godono di un clima mediterraneo e marittimo: per tutto l’anno sono accarezzate dalle dolci brezze che si alzano dal mare e baciate dal ruggente sole toscano. Il terreno ha una composizione variabile di sabbia, calcare e argilla, che contribuisce a regalare note sapide e minerali. Le uve vengono selezionate e raccolte a mano per poi essere portate in cantina. Una spremitura soffice dà origine ad un mosto molto delicato che viene fermentato in serbatoi d’acciaio con macerazione sulle bucce per almeno 20-25 giorni. L’affinamento avviene in barrique da 225 litri per circa un anno. Argentiera "Villa Donoratico" irrora il calice con la sua ammaliante veste rosso rubino, attraversata da sfumature purpuree. Il dipinto olfattivo è realizzato da pennellate di frutti di rovo maturi e tocchi di spezie dolci e orientali, che si intrecciano su un tappeto tostato di cacao, erbe balsamiche e liquirizia. Al palato non delude: ha carattere ed eleganza, abbraccia il palato in profondità e larghezza, mostrando un tannino setoso e uno slancio di freschezza. Persiste a lungo lasciando in memoria una pregevole sapidità. Impeccabile, dalla natura nobile.

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Macchion dei Lupi Merlot 'Profeta' 2016
Macchion dei Lupi Merlot 'Profeta' 2016

Il Merlot “Profeta” della cantina toscana Macchion dei Lupi è un rosso intenso e profondo. Si tratta di una versione importante del grande vitigno bordolese, che ha trovato nell’entroterra della Costa Toscana una seconda patria, in cui si esprime su ottimi livelli qualitativi. Il lungo processo d’invecchiamento in barrique, regala un vino morbido, complesso e avvolgente. È un Merlot dal volto mediterraneo e solare, con un frutto maturo e armonioso, che esprime un sorso lungo e appagante, potente e persistente. Il “Profeta” Merlot è prodotto nella zona collinare di Suvereto, non lontano dal litorale tirrenico della Costa degli Etruschi. Quest’area della Maremma Toscana è particolarmente adatta alla coltivazione delle varietà bordolesi, che hanno trovato un habitat perfetto per le loro esigenze. I terreni vocati e il clima mediterraneo, sempre mitigato dalle brezze del mare, portano le uve a piena e perfetta maturazione con profili aromatici particolarmente ricchi e intensi. Le vigne di Merlot sono coltivate su suoli di matrice argillosa, ricchi di scheletro e minerali d’antica origine vulcanica. La fermentazione si svolge in modo spontaneo con soli lieviti indigeni in tini troncoconici di rovere francese, senza alcun controllo delle temperature. Matura poi per 36 mesi in legno, parte in barrique e parte in tini di rovere e viene imbottigliato senza chiarifica o filtrazione. Il vino Merlot “Profeta” di Macchion dei Lupi è un rosso che riesce a sintetizzare le migliori qualità varietali di un Merlot ricco e maturo, con le caratteristiche del terroir del litorale toscano. Nel calice si presenta di colore rosso rubino intenso e brillante, All’olfatto esprime aromi di ciliegia, marasca, piccoli frutti a bacca scura, erbe aromatiche, sensazioni balsamiche e mentolate. Al palato è caldo e strutturato, con una trama tannica elegante ed evoluta. Il sorso è molto persistente e chiude su note di grande equilibrio gustativo.

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Cantina Giardino Greco 'Adam' 2021
Cantina Giardino Greco 'Adam' 2021

Il Greco “Adam” di Cantina Giardino è un liquido vitale, solare e pieno, interpretazione magistrale di una cantina leggendaria nel mondo del vino artigianale. Quella di Cantina Giardino è una realtà che rappresenta da ormai quasi 20 anni un nome fisso nel cuore degli appassionati, per la capacità di raccontare una zona in modo viscerale e coinvolgente. Il progetto nasce dalla passione comune di un gruppo di amici capitanati da Antonio Di Gruttola, che decidono di rilevare alcuni ettari di vigna in quel di Ariano Irpino, acquisendo vecchie vigne delle varietà autoctone locali, quali Aglianico, Fiano, Greco, Coda di Volpe e Falanghina, quest'ultima aggiunta più recentemente. La cifra stilistica della cantina riflette la non invasività sia in vigna che in cantina, restituendo liquidi spontanei, dinamici e pervasi da energico furore. Pietre miliari. Il bianco “Adam” è ottenuto da uve Greco in purezza provenienti da vigne site nei pressi di Ariano Irpino. In vigna l'approccio è quantomeno non interventista e rispettoso della vitalità di piante e suolo, pertanto non si ricorre all'utilizzo di alcuna sostanza chimica né di sintesi. In cantina si prosegue allo stesso modo, pertanto tutte le fermentazioni alcoliche avvengono spontaneamente e nel caso di Adam si pratica una macerazione di 4 giorni sulle bucce. Infine affina per 12 mesi in botti di secondo passaggio e non subisce chiarifiche o filtrazioni prima dell'imbottigliamento. Il vino “Adam” si presenta nel calice con veste gialla dorata orlata da riflessi arancioni. Naso caldo e profondo, che dopo un lieve incipit volatile, si schiude tra richiami alla scorza d'agrume, al miele d'acacia, alla macchia mediterranea e alle erbe spontanee. Il sorso è ritmato ed energico, ravvivato da acidità e spinta salina, quest'ultima funzionale anche nel trascinare la persistenza del liquido, che rimane a lungo in eredità. Segnante.

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Travaglini Giancarlo Nebbiolo Coste della Sesia Travaglini 2022
Travaglini Giancarlo Nebbiolo Coste della Sesia Travaglini 2022

Il Nebbiolo Coste della Sesia, realizzato dalla famosa cantina dell’Alto Piemonte Travaglini, è un rosso scorrevole e piacevolmente immediato, che esalta la fragranza fruttata di un grande nebbiolo di Gattinara. Ideale da degustare quando si desidera un rosso giovane ed elegante, che rispecchia perfettamente il territorio di provenienza, caratterizzato dalla tipica freschezza dei vini che nascono all’ombra delle vette alpine. È la bottiglia ideale da portare in tavola per accompagnare paste al pomodoro, pollame nobile o arrosti di carni bianche. Il rosso Nebbiolo Coste della Sesia è prodotto da una delle cantine storiche della zona di Gattinara. Grazie a una gamma di etichette di alta qualità, Travaglini si è affermato come uno dei marchi più importanti del Piemonte del vino. Le uve provengono da vigneti di Nebbiolo piuttosto giovani, d’età compresa tra i 6 e i 15 anni, coltivati sui rilievi collinari di Gattinara, ai piedi del massiccio del Monte Rosa, su terreni di antichissima origine vulcanica molto ricchi di sostanze minerali. Il clima particolarmente fresco, sempre molto ventilato e caratterizzato da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, favorisce maturazioni con profili aromatici eleganti. La fermentazione si svolge in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con una macerazione sulle bucce di un paio di settimane. Prima dell’imbottigliamento, il vino matura per 3 mesi in vasche d’acciaio e per 8 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia. Il vino Nebbiolo Coste della Sesia di Travaglini è una versione raffinata del classico vino quotidiano del territorio, che esprime gli aromi varietali più caratteristici e tipici  del vitigno principe del Piemonte. Nel calice si presenta di colore rosso rubino chiaro, con luminosi riflessi granato. Limpido e fragrante, si apre all’olfatto con profumi floreali di violetta e iris, aromi di lampone, ribes rosso, marasca, cenni di sottobosco e delicate spezie. Al palato è di medio corpo, con una trama tannica sottile e ben integrata a un sorso dal frutto piacevolmente succoso, che scorre rapido verso un finale di buona persistenza, connotato da freschezza e sapidità.

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Tenuta del Conte Cirò Rosso Classico Superiore 2019
Tenuta del Conte Cirò Rosso Classico Superiore 2019

Il Cirò Rosso Classico Superiore di Tenuta del Conte è un vino caldo e territoriale, ravvivato dal consueto grip tannico del Gaglioppo. Quello di Cirò Marina è diventato, giustamente, un nome noto ai bevitori più attenti, merito soprattutto di una cerchia di produttori che ha saputo rilanciare un territorio, la cui fama era stata compromessa da produzioni dozzinali, votate a soddisfare la grande distribuzione. Tra i volti della cosiddetta Cirò Revolution, spicca quello di Mariangela Parrilla, che seguendo le orme del papà, ha preso le redini della cantina di famiglia, che conta ad oggi 15 ettari vitati in biologico e adibiti a Gaglioppo e Greco. I liquidi imbottigliati da Marianna uniscono tradizione, come questo Cirò, e voglia di sperimentare, come nel caso del ''Diversamente'', raro esemplare di Greco calabrese macerato sulle bucce. I vini, tutti giocati in sottrazione, riconducono in maniera netta alla zona d'appartenenza, e lo straordinario rapporto qualità prezzo li rendono imperdibili. Il vino Cirò Rosso Superiore Classico è ottenuto da uve Gaglioppo in purezza, provenienti da vigne di 40 anni di età che poggiano su suoli di matrice argillosa-calcarea. In vigna, come già accennato, si seguono i dettami dell'agricoltura biologica, aiutandosi solo con piccoli quantitativi di rame e zolfo. In cantina tutte le fermentazioni alcoliche avvengono spontaneamente, seguito in questo caso da affinamento di due anni in vasche d'acciaio. Il Cirò Rosso Tenuta del Conte si presenta nel calice con veste rubina scarica, tipica del vitigno. Naso mediterraneo e coinvolgente, con richiami che spaziano dalla carruba, alla liquirizia, dalla viola alla marasca. All'assaggio stupisce per come sappia coniugare materia e dinamicità, grazie soprattutto ad un tannino di bella grana, che asciuga in maniera puntuale, preparazioni importanti a base di carne o sughi intensi.

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Tenuta San Marcello 'Cielo Sommerso' 2022
Tenuta San Marcello 'Cielo Sommerso' 2022

Il ‘Cielo Sommerso’ di Tenuta San Marcello è un vino bianco macerato sulle bucce che spicca per ricchezza organolettica e originalità. Questa piccola realtà produttiva delle Marche gestisce meno di 4 ettari di vigneti, situati all’interno del territorio dei Castelli di Jesi, areale vocato alla coltivazione di una delle varietà a bacca bianca più apprezzate d’Italia: il Verdicchio. ‘Cielo Sommerso’ presenta un’interpretazione di questo vitigno nuova e ancestrale allo stesso tempo, che beneficia dell’invecchiamento in anfore georgiane e del prolungato contatto tra il mosto in fermentazione e le bucce. Tenuta San Marcello ‘Cielo Sommerso’ rappresenta un’espressione di Verdicchio in purezza, da vigneti radicati su suolo argilloso-calcareo a circa 290 metri sul livello del mare, allevati a regime biologico certificato adottando anche pratiche di agricoltura biodinamica. Una volta raggiunta la piena maturazione, i grappoli sono vendemmiati a mano e, successivamente, ha luogo la fermentazione alcolica con macerazione sulle bucce. Il vino è quindi invecchiato per circa 9 mesi in anfore georgiane di terracotta (qvevri) e per altri 6 mesi in bottiglia. Lungo l’intero processo di vinificazione la massa non subisce filtrazioni. L’orange wine marchigiano ‘Cielo Sommerso’ di Tenuta San Marcello possiede un colore aranciato dai riflessi ambrati. I profumi richiamano sensazioni di miele, vaniglia, spezie orientali, agrumi canditi ed erbe balsamiche, mentre il gusto risulta vellutato, ricco e sostanzioso, ben bilanciato dall’imponente freschezza, nonché dal leggerissimo e piacevole tannino. Etichetta marchigiana autentica, abile nel reinterpretare il territorio in chiave primordiale senza snaturare l’espressione del vitigno, bensì elevandola.

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Muller Thurgau Muri Gries 2023
Muller Thurgau Muri Gries 2023

Il Muller Thurgau prodotto dalla cantina convento Muri - Gries rappresenta un’etichetta altoatesina dal caratteristico profilo aromatico fruttato e floreale. Creato nel 1882 in Germania dal botanico svizzero Hermann Müller, originario del cantone di Thurgau, il Muller-Thurgau è un ibrido genetico nato dall’incrocio tra il Riesling Renano e l’uva bianca Madeleine Royale. Questa varietà è stata a lungo una delle più popolari di tutta la Germania, utilizzata per dare origine a vini facili, non di altissima qualità, fattore che a partire dagli anni ’80 del secolo scorso ha portato a una drastica riduzione dei consumi e quindi della superficie vitata dedicatagli. Tuttavia, in tempi più recenti Il Muller-Thurgau è stato rivalutato dal punto di vista della qualità, anche grazie a tecniche di coltivazione e di vinificazione più accurate che hanno permesso a quest’uva di trovare posto in territori vocati, tra cui l’Alto Adige. Il Muller Thurgau Muri - Gries Südtirol è un 100% Muller-Thurgau da vigneti situati nella zona di Appiano caratterizzati da terreni di ghiaia calcarea, collocati a un’altitudine di 500 metri sul livello del mare ed esposti a sud-est. A seguito della raccolta i grappoli vengono vinificati in bianco attraverso pressatura soffice e fermentazione alcolica del mosto in vasche di acciaio inox per una settimana a una temperatura controllata di 19 °C, favorevole a esaltare la freschezza e i profumi del vino. Anche per la successiva fase di maturazione di qualche mese vengono impiegati contenitori in acciaio e il vino è infine immesso sul mercato dopo un breve riposo in bottiglia. Il Südtirol Muller Thurgau di Muri - Gries ha un colore giallo paglierino brillante dai bagliori verdolini. L’olfatto è descritto da invitanti sentori di frutta a polpa bianca, fiori di sambuco e acacia, arricchiti da leggeri rintocchi speziati. L’assaggio, sapido e slanciato, rivela marcata freschezza e una fragrante chiusura aromatica.

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Cottanera Etna Rosso 'Contrada Feudo di Mezzo' 2020
Cottanera Etna Rosso 'Contrada Feudo di Mezzo' 2020

L’Etna Rosso “Contrada Feudo di Mezzo”, della cantina siciliana Cottanera, fa parte di una serie di etichette dedicate alle singole contrade, che permettono di conoscere e apprezzare le diverse facce del territorio dell’Etna. Feudo di Mezzo è una delle contrade più grandi e famose del vulcano. Si tratta di una zona conosciuta da sempre per i suoi vini dal volto morbido, con aromi generosi e fruttati, che ne garantiscono un’immediata piacevolezza anche in gioventù. Tra le varie contrade proposte da Cottanera è quella più morbida, ricca, che esprime l’eleganza fruttata del Nerello Mascalese, unita a note fresche e minerali, tipiche del territorio lavico.  “Contrada Feudo di Mezzo” è un Etna Rosso che nasce tra le mura di una delle cantine più famose della zona dell’Etna. Dal 1960 Cottanera coltiva le sue vigne sul versante nord del vulcano, realizzando vini di alta qualità, che esprimono perfettamente la personalità di un terroir unico. Il vino nasce dalle uve provenienti dalla contrada Feudo di Mezzo, che si trova nel territorio comunale di Castiglione di Sicilia. Le vigne hanno circa 25-30 anni e sono coltivate su terreni composti da sabbie e lave a un’altitudine compresa tra i 750 e i 770 metri sul livello del mare, con esposizione rivolta a nord. Al termine della diraspatura, si procede alla fermentazione alla temperatura controllata di 28 °C e una macerazione sulle bucce della durata di circa un mese. Successivamente il vino matura per 14-16 mesi in botti di rovere francese e completa l’affinamento con 18 mesi in bottiglia, prima della messa in commercio. Il “Contrada Feudo di Mezzo” Etna Rosso è un’etichetta creata da Cottanera per far conoscere il carattere particolare di questo vero e proprio cru aziendale, che da sempre regala uve di alta qualità, particolarmente mature e ricche d’aromi. Nel calice si presenta di colore rosso rubino chiaro con lievi riflessi granato. All’olfatto seduce con un bouquet caratterizzato da delicati profumi floreali, aromi armoniosi di piccoli frutti a bacca rossa, ribes, lampone, cenni speziati, sentori di sottobosco, radice di liquirizia e grafite. Al palato è di medio corpo, con tannini fitti ed evoluti, un frutto delicato e intenso, che anticipa un finale persistente, fresco e leggermente fumé. Una bottiglia dedicato a chi ama i rossi di raffinata finezza gustativa.

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San Michele Appiano Chardonnay 'Fallwind' 2023
San Michele Appiano Chardonnay 'Fallwind' 2023

Lo Chardonnay “Fallwind” di San Michele Appiano nasce in Alto Adige in una realtà che vede al lavoro una cooperativa di viticoltori locali il cui obbiettivo è quello di dar vita a prodotti affidabili e di qualità. Fu fondata nel 1907 e nel tempo ha sempre mantenuto uno spirito produttivo volto alla valorizzazione del territorio e del lavoro degli artigiani del vino. Nel 1978 l’enologo Hans Terzer ha fornito la definitiva impronta per un lavoro più consapevole e rivolto all’innovazione costante. Oggi le più di 300 famiglie che aderiscono alla cantina continuano a lavorare, perché ogni vino sia curato nei minimi dettagli, perché la produzione sia sostenibile e proiettata nel futuro. I vigneti dello Chardonnay “Fallwind” di San Michele Appiano sono ubicati nel comune di Appiano a un’altitudine tra i 420 e i 500 metri sul livello del mare. La loro esposizione è a sud/est-ovest ottima perché i i filari siano colpiti costantemente dai raggi solari e i grappoli arrivino a completa maturazione; il suolo è qui principalmente composto da ghiaia, calcare e depositi morenici per vini dal carattere deciso e le piante hanno un’età media tra i 10 e i 30 anni. La vendemmia è manuale e si svolge alla fine di settembre con una selezione in vigna dei grappoli migliori. In cantina il 75% fermenta in acciaio, mentre il restante 25% in legno dove si svolge anche la fermentazione malolattica. Il febbraio successivo alla vendemmia le due parti vengono assemblate. Alla vista lo Chardonnay “Fallwind” di San Michele Appiano appare di un giallo paglierino brillante con riflessi verdolini. Il bouquet di profumi ricorda aroma di frutta bianca matura come la pesca e la pera e il melone giallo, mentre al palato risultato elegante, vellutato e avvolgente per una beva deliziosa. In abbinamento è consigliato con piatti di pesce di acqua dolce come la trota affumicata, crostacei e molluschi come aperitivo e piatti unici a base di verdure di stagione. Vino da consumare in famiglia in occasione di feste comandate come la cena della Vigilia di Natale, condividendo un prodotto che ha tutto il sapore originale della terra alto atesina.

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Umani Ronchi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 'Casal di Serra' 2022
Umani Ronchi Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 'Casal di Serra' 2022

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore “Casal di Serra” è un prodotto in cui il varietale di partenza, il Verdicchio, è indiscusso protagonista. Un’uva autoctona importante nel panorama ampelografico regionale, che, durante la vinificazione, grazie al contatto coi lieviti, acquisisce ricchezza e carattere, mantenendo sempre un sorso equilibrato ed elegante. Umani Ronchi conferma, con quest’etichetta, il proprio ruolo di riferimento all’interno delle Marche, soprattutto quando si parla di Verdicchio. Il “Casal di Serra” è un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore che nasce dalle uve di Verdicchio, vitigno simbolo all’interno del terroir marchigiano. Le viti di questa varietà, la cui età si aggira intorno ai 30 anni, crescono in vigneti situati a un’altezza compresa fra i 200 e i 350 metri sul livello del mare, affondando le radici in un sottosuolo di matrice franco-argillosa e calcarea. Le uve, dopo la raccolta, vengono pressate sofficemente, per poi decantare staticamente; la fermentazione alcolica avviene a temperatura controllata in vasche d’acciaio, per 10-15 giorni. L’affinamento si protrae per circa 5 mesi in acciaio, periodo in cui il vino rimane a contatto coi lieviti. Il Verdicchio Umani Ronchi “Casal di Serra” si sviluppa nel bicchiere con una tonalità dorata, attraversata da lampi più verdognoli nell’unghia. Il naso è dominato da note intense floreali, che si alternano a sensazioni di frutta a polpa bianca e a leggere sfumature più tendenti al minerale. Al palato è armonioso, rotondo, con un corpo leggero, che beneficia di un sorso fresco e sapido, molto fasciante. Umani Ronchi, cantina simbolo della ripresa vitivinicola nelle Marche, ci regala un bianco dove qualità e prezzo riservano una piacevole sorpresa.

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Cantina del Pino Barbaresco 2019
Cantina del Pino Barbaresco 2019

Cantina del Pino e Barbaresco, un connubio che riassume storia, tradizione, rispetto del territorio e qualità. Questo vino, uno dei simboli e delle icone delle Langhe, nasce dall’assemblaggio di uve Nebbiolo provenienti da tutti i vigneti di proprietà della famiglia Vacca. Considerato fratello del Barolo, il Barbaresco ha come zona di riferimento gli interi territori dei comuni di Treiso, Neive e ovviamente Barbaresco. Il Barbaresco della Cantina del Pino è quindi il risultato di un lavoro che parte dalla vigna e arriva all’imbottigliamento seguendo un principio fondamentale: il rispetto delle caratteristiche del Nebbiolo, vitigno principe della zona e di tutto questo territorio. Una volta vendemmiati, i grappoli vengono portati all’interno della cantina dove si avvierà la fermentazione alcolica dentro a serbatoi di acciaio e a temperatura controllata. Conclude il processo produttivo la maturazione per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia, così facendo questo Barbaresco esalterà i caratteri tipici del vitigno e del territorio a cui appartiene. Di un rosso granato quasi impenetrabile, il Barbaresco Cantina del Pino porta al naso tutti quelli che sono i profumi evoluti che possiamo trovare in un vino. La ciliegia sotto spirito apre il respiro a braccetto con la rosa appassita. Liquirizia, caffè e cacao completano il quadro aromatico arricchendolo insieme alla finezza minerale della grafite e all’eleganza delle erbe aromatiche. Coerentemente il sorso è minerale e fresco, completato dalla ricchezza di un tannino perfettamente integrato nella fine muscolosità di questo Barbaresco. Vino intenso e profondo che necessita di un piatto abbinato altrettanto forte, come la selvaggina. Ideale e pronto da bere, ha anche enormi capacità di migliorare nel tempo ponendoci un grande dilemma: berlo subito o attendere? Semplice, prendere due bottiglie e togliersi ogni dubbio.

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Chemins de Bassac A Deriva 2020
Chemins de Bassac A Deriva 2020

Le meduse che fluttuano colorate sono l’immagine simbolo dell’etichetta di “A Deriva”, sottotitolo: verso la natura. Chemins de Bassac gioca ancora una volta con gli estremi: sono ora il Pinot Noir e la Syrah, l’uva del freddo e l’uva del caldo, ad incontrarsi in questa creazione fatta di equilibrio e di sottigliezze. Il legame d’amore con la regione del Languedoc e un tocco sapiente nella gestione delle vigne e delle vinificazioni permettono a Bruno e Thama di trasformare questa idea azzardata in una delle più pure espressioni di territorio. Le uve che compongono “A Deriva” provengono da due appezzamenti ben distinti del Chemins de Bassac, gestiti con metodo biodinamico. Il Pinot Noir viene allevato nella zona più vicina al mare, dove il suolo ha una predominanza di argilla; la Syrah è invece impiantata in parcelle più montane, intorno ai 400 metri di altitudine: ci si potrebbe aspettare il contrario, ma questo gioco sorprendente è forse una delle magie di questa originale azienda occitana. La vendemmia è manuale e la vinificazione delle due varietà è separata: i grappoli vengono diraspati e pressati in tini di legno, dopo un breve periodo di macerazione pre-fermentativa e le seguenti fermentazioni alcoliche sono spontanee, ad opera dei soli lieviti indigeni, lunghe fino a 30 giorni. Le due lavorazioni sono assemblate prima di procedere al periodo di affinamento in vasca di cemento, che si protrae per alcuni mesi. L’imbottigliamento avviene per gravità, senza filtrazioni, chiarifiche né stabilizzazioni. “A Deriva” accoglie subito lo sguardo con il suo rosso rubino intenso: segno immediato di come Chemins de Bassac abbia lavorato egregiamente sulle caratteristiche delle due diverse varietà. L’impatto al naso è intenso ma delicato, armonioso: sentori fruttati di ciliegia e floreali di violetta si fondono ad un profluvio di spezie. L’assaggio è davvero un bel gioco di equilibri, con la vivace freschezza a condurre la bevuta in accordo con un tannino sottile. Il palato è stuzzicato dai richiami ai piccoli frutti, come il cassis, e da rimandi alle morbidezze di note burrose. Una interpretazione di territorio che merita ai due vignaioli di origine brasiliana la dedica di un abbinamento tradizionale: la feijoada, sorta di stufato di fagioli scuri con carne di manzo, maiale e spezie.

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Di Majo Norante Aglianico Riserva 'Contado' 2019
Di Majo Norante Aglianico Riserva 'Contado' 2019

L’Aglianico Riserva ‘Contado’ della nota cantina molisana Di Majo Norante è un’espressione strutturata e mediterranea che non risulta però mai pesante. Questa cantina di Campomarino, provincia di Campobasso, è riuscita negli anni a coniugare qualità, quantità e sostenibilità della produzione, affermandosi come una delle più importanti realtà vitivinicole del Sud Italia. Oggi la tenuta è guidata da Alessio Di Majo Norante, il quale prosegue il lavoro di valorizzazione del Molise enoico iniziato dai suoi antenati già nell’800, nel rispetto della tradizione ma non rinunciando alla costante ricerca e sperimentazione. Di Majo Norante Aglianico ‘Contado’ Riserva è prodotto con sole uve Aglianico provenienti dal vigneto Camarda, dove i suoli, di matrice argilloso-calcarea, si trovano a circa 200 metri sul livello del mare. I filari, aventi un’età media di oltre 20 anni, sono condotti a regime biologico certificato. In cantina, la fermentazione alcolica si realizza in piccoli fermentini di acciaio inox con una lunga macerazione sulle bucce e conseguente completo svolgimento della fermentazione malolattica. La fase di invecchiamento ha invece luogo in botti di legno di diversa capienza e si protrae per circa 18 mesi prima dell’imbottigliamento e dell’ulteriore riposo in vetro. ‘Contado’ Aglianico Riserva Di Majo Norante ha un colore rosso rubino intenso e consistente dall’orlo granato. Golosi sentori speziati e tostati di cioccolato e tabacco si accompagnano a intensi aromi fruttati e di erbe mediterranee. Sorso pieno e corposo, dal tannino vellutato che anticipa il finale balsamico e intensamente fruttato. Un Aglianico dal Molise che si abbina ottimamente con preparazioni a base di carni rosse, selvaggina e cacciagione, ma anche con saporite zuppe di legumi o formaggi stagionati.

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Abbazia di Novacella Sauvignon 'Praepositus' 2022
Abbazia di Novacella Sauvignon 'Praepositus' 2022

Il Praepositus è uno dei più celebri esempi di Sauvignon prodotto in Italia e deve la sua fama all'estrema eleganza e mineralità con cui declina le caratteristiche del famoso vitigno d'Oltralpe. Un abbazia dalla storia quasi millenaria quella di Novacella, che ha saputo proporsi come interessante modello, non solo per quanto riguarda la viticoltura, ma anche per ciò che concerne la coltivazione di erbe aromatiche e frutta che insieme alla vendita del vino fungono da fonti di sostentamento. Il vino bianco Sauvignon Praepositus proviene da vigne situate tra i 600 m e i 900 m d'altitudine. La linea Praepositus nasce con l'intento di creare un etichetta che sia distintiva come eccellenza a livello qualitativo, e che sia quindi espressione dei migliori vigneti dell'Abbazia. Il clima fresco, è ravvivato da frequenti escursioni termiche, e ciò consente una perfetta maturazione aromatica del Sauvignon. I terreni, ricchi di minerali, conferiscono al vino la loro impronta con l'apporto di una notevole sapidità. Dopo un'attenta cernita dei grappoli le uve vengono fatte fermentare in contenitori d'acciaio inox a temperatura controllata, dove il liquido sosterà per altri sei mesi prima dell'imbottigliamento. Il vino Prapeositus Abbazia di Novacella si rivela nella sua veste giallo paglierina, con lievi riflessi verdognoli. Il naso, variegato ed estremamente complesso, è dominato da frutta di ogni colore: la mela golden in primis, ma anche richiami più carnosi di pesca gialla. Il secondo atto è tutto recitato dall'intersecarsi di sferzate minerali a quelle dei fiori bianchi, che disegnano un quadro nitido e di grande completezza. Il sorso è fusione millimetrica tra l'esuberante aromaticità del Sauvignon, e l'elegante interpretazione della cantina, connubio che dà vita a un vino di respiro internazionale. Da bere con soddisfazione ogni giorno, ancor meglio se accompagnato da gustosi risotti ai frutti di mare o carni bianche condite in modo delicato.

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Zahel Pet-Nat Rosé 'Ein Wildes Glaschen' 2021
Zahel Pet-Nat Rosé 'Ein Wildes Glaschen' 2021

Il Pet-Nat Rosé “Ein Wildes Glaschen”, proposto della cantina austriaca Zahel, è realizzato in una realtà che ha saputo conservare una dimensione familiare e un antico savoir-faire, gelosamente tramandato dalle generazioni passate. Grazie a un approccio tradizionale e a una intima conoscenza del terroir, Zahel è in grado di produrre una gamma di etichette di eccellente livello, capaci di mettere in evidenza la storica vocazione dell’area di Vienna a una viticoltura di qualità. Il clima fresco, ma ben soleggiato è perfetto per ottenere maturazioni lente e uve dagli aromi intensi. “Ein Wildes Glaschen” è un Pet-Nat Rosé realizzato da una cantina che lavora seguendo una filosofia rispettosa dell’ambiente e orientata alla produzione di vini dalla forte impronta territoriale, seguendo metodi di vinificazione naturali, con il minimo intervento enologico.  Zahel gestisce una magnifica tenuta di 35 ettari in una zona storicamente molto vocata. Le vigne di Pinot Noir hanno circa 25 anni e sono coltivate nella zona collinare a sud di Vienna, su terreni composti da Flysch di arenaria e rocce calcaree e gessose di dolomia. I grappoli sono pressati in modo molto delicato con un breve contatto con le bucce, solo per estrarre un po’ di colore, profumi e aromi. Il mosto viene vinificato in bianco con fermentazione in vasche d’acciaio inox e utilizzo solo di lieviti indigeni. Dopo un breve affinamento in botti di rovere francese, si procede alla seconda fermentazione in bottiglia secondo il Metodo Ancestrale. Il vino frizzante Pet-Nat Rosé “Ein Wildes Glaschen” di Zahel esalta le classiche doti di finezza del pinot Noir austriaco, attraverso una rigorosa e attenta vinificazione in rosato, tutta giocata sulla limpida freschezza e sulla cesellata finezza. Alla vista conquista con un luminoso rosa tenue delicato. Il bouquet è fragrante con sottili profumi di fiori bianchi, cenni agrumati di scorza di lime, pompelmo rosa, aromi di lampone, melagrana, ribes rosso, note di erbe officinali e di crosta di pane. Scorrevole, dinamico e vivace, si presenta al palato sapido e succoso, con un finale fresco e di vibrante freschezza.

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